Libri piacevoli

Questo libro (non) si può leggere!

“E’ un forte vento di cambiamento quello che dopo i quaranta, giorno dopo giorno, anno dopo anno, si porta via tante vecchie abitudini e priorità per far spazio al nuovo: nuove consapevolezze, nuove esigenze, nuove aspettative e nuovi problemi.
[…] certi cicloni non risparmiano nessuna  e non passano mai senza portarsi via qualcosa. Fosse anche solo la tranquillità con cui si viveva prima”

L.G. Picchio

No care Signore, non c’è un errore nel titolo. Questo libro non si può leggere per due importanti ragioni: la prima è il rischio è di ridere da sole in pubblico passando per matte (a noi è successo in aereo…), la seconda è che dopo ogni paragrafo, dopo ogni parola, ci sentiamo talmente noi le protagoniste che non siamo più sicure di voler andare avanti.

Di che libro stiamo parlando? Di “SIAMO COSI’ Vocabolario di salvatggio per donne dopo i 40” scritto da una delle donne più divertenti e autoironiche che ci sia mai capitato di incontrare: Lucia Giulia Picchio. Un libro che non si può leggere ma si deve leggere!

Sfogliando questo vocabolario siamo finalmente riuscite a dare un nome al nostro stato attuale: adolescenza di ritorno! Ecco come ci sentiamo: delle adolescenti!

In fondo è sempre un problema di ormoni, forse si dovrebbe pensare di cambiare il nome alla menopausa.
Certo qualcuna è convinta che non sia solo uno stato mentale ma una vera e propria regressione anagrafica. E così si sottraggono furtivamente dall’armadio delle figlie diciottenni degli abitini talmente striminziti da far impallidire Betty Boop. Qualcuna è stata avvistata a flirtare così spudoratamente col barista ventenne che ne è sta avvisata la buoncostume.

La cosa di cui siamo certe è che, comunque ognuna la viva, questa fase di follia un po’ ce la meritiamo, almeno come risarcimento. Perchè ci hanno fregato!
Ci hanno cresciute con l’entusiasmo di poter fare tutto ma non ci hanno avvisate che a lungo andare si sarebbe trasformato in un dover fare tutto.  Così non vale! Non ce l’avevamo sull’atto di nascita, neanche scritto in piccolo.

Amiamo questo libro perchè oltre ogni altra cosa ci rende complici, nella buona e nella cattiva sorte. Con le amiche abbiamo letto la voce Risotto (che non vi sveliamo ma vi invitiamo a leggere attentamente se deciderete di prendere il libro) e ci siamo ritrovate tutte a ridere fino alle lacrime. Salvo poi accorgerci che questa risata condivisa ci ha lasciato un leggero amaro in bocca che ci ha unite e ha rafforzato la nostra intesa. Perchè ognuna di noi aspira a qualcosa di più di un ‘risottino’.

Questi sono solo alcuni esempi di come ognuna delle parole del libro di Lucia ci descriva e rappresenti meglio di come potremmo fare noi stesse. La vera verità è che siamo tutte uguali e tutte nella stessa barca.
Ognuna la gestisce a modo suo: qualcuna si ammala, qualcuna ci beve sopra, qualche altra si trova dei piccolo ‘diversivi’ ma tutte, in fondo, sentiamo la fatica di tutta una vita e la voglia di riscatto. Ecco perché ci troviamo sempre più di frequente a pensare di voler scappare da tutto e da tutti.
Purtroppo spesso non possiamo permettercelo e allora meglio leggere attentamente il dizionario della nostra Lucia per avere qualche spunto e salvarci…anche e soprattutto…da noi stesse.

Questo libro va letto e riletto perchè è pieno di sfumature da cogliere e che qualche volta ci mettono a nudo. Ovviamente si tratta di sfumature di…fucsia Barbie limited edition.

Forse dovrebbero leggerlo gli uomini, magari li aiuterebbe a capirci un po’ di più. Anche se per loro dovrebbe essere ristampata una versione nella quale la voce risotto riporti unicamente una bella ricetta di un riso espresso! 

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