Leggerezza

Mens sana in corpore…così così

“Dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine. Insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia. Siamo persone che affrontano una sfida che è capitata.”

Emma Bonino

Per l’inizio di questo nuovo anno abbiamo pensato di dedicare qualche riflessione alla malattia ed abbiamo ritenuto di farlo citando una grande donna. Una donna che si può solo ammirare per la forza, determinazione e passione che ne hanno contraddistinto la vita, a prescindere da qualsivoglia posizione politica.

E giá, anche per noi é arrivato il momento di confrontarci con il tema della salute. Sempre piú amiche soffrono delle patologie piú disparate e dai nomi impronunciabili: sindrome di sjogren, tiroidite di hashimoto, lupus eritematoso sistemico o discoide, fibromialgia…Forse sono tutte parole inventate dai medici che hanno paura di comunicarci che stiamo leggermente invecchiando, fatto sta che piú passano i mesi e piú ci scontriamo con dolori, acciacchi e medici vari.
Senza citare situazioni piú difficili: quando a qualcuna di noi viene diagnosticata quella ‘brutta roba lá’. Quella malattia che la nonna ci ha insegnato a non nominare neanche fosse il cattivo di Harry Potter (nel dubbio non nominiamo neanche lui).
Insomma, che ci piaccia o no, ci tocca fare il conto anche con questo. Come se il resto giá non bastasse.

E quindi? Cosa possiamo fare?
Nasconderci sotto le coperte? Fare finta di niente? Chiuderci in casa e piangere sulla nostra sfortuna?
Non se ne parla nemmeno!
Siamo o non siamo Signore con la S maiuscola?
E allora, se il problema é nostro, tiriamo fuori tutta la grinta e prendiamo a calci questa malattia. Anzi, meglio a ‘bottigliate’, nel senso di colpi di bottiglie versate nel nostro bicchiere. Perché, sempre come ci ha insegnato la nonna, berci sopra va sempre bene. Ad essere oneste lei si riferiva al té ma secondo noi se é allungato col Gin fa sicuramente meglio.

Questo mese abbiamo anche incontrato una donna forte e meravigliosa: Carla Gagliardi. Nel suo libro ‘Ridammi il sole’ racconta la sua malattia ma, soprattutto, ci parla di amore, amicizia e sostegno reciproco. Carla ci ha insegnato che la condivisione con le persone a cui vogliamo e ci vogliono bene aiuta ad affrontare qualsiasi tipo di ‘cancro’ si possa incontrare sul nostro cammino.
Noi condividiamo totalmente questo pensiero, ecco perché dobbiamo essere sempre pronte ad abbracciare l’amica che non sta bene e a sostenerla con il nostro affetto e, soprattutto, le nostre risate.
Un sorriso spesso é piú lenitivo di qualsiasi cura.

Care Signore, fintanto che continuiamo a circolare, forse un giorno anche con un bel deambulatore, facciamolo con la voglia di stare insieme e di cogliere tutti gli attimi di leggerezza che riusciamo a strappare.

E comunque frequentare un maggior numero di dottori non é sempre un male…metti che ci capiti un bel Patrick Dempsey…

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