Te lo dice...Chix

Circolare…nel West

Carissime Signore in Circolo
eccomi a voi come promesso per aggiornarvi sulla vacanza familiare negli Usa, ora che siamo passati alla costa Est lasciamo alle nostre spalle il sole della California e le mille lucine Las Vegas. Ma andiamo con ordine.
Partenza da Milano con scalo notturno a New York e poi aereo per San Francisco dove arriviamo un po’ distrutti dal fuso orario e dal viaggio, e già ci accoglie questo aeroporto superlusso e super easy che mi ha davvero impressionata. Basti dire che ho visto le indicazioni per la yoga room, cosa che mi ha incuriosita moltissimo ma non sono riuscita a vedere, motivo in più per tornare a San Francisco quanto prima. Breve viaggio in taxi e arriviamo al nostro hotel, a un paio di isolati da Union Square quindi posizione davvero centrale ottima per visitare la città. Immediatamente ci mettiamo alla ricerca di cibo, il diciassettenne lo reclama a gran voce e noi non siamo da meno, quindi ci infiliamo da Lori’s Diner, un fast Food in pieno stile anni 50, tipo Happy Days per intenderci, dove facciamo il primo traumatizzante incontro con le caraffe di acqua gelata piena di ghiaccio che viene rifornita a ripetizione. Torniamo in hotel, un posto molto particolare perché é anche un museo dedicato ai Marines degli Stai Uniti e ai veterani delle varie guerre, nei corridoi sono presenti bacheche con ricordi delle guerre e delle battaglie, è un posto molto austero e anche l’età media al ristorante viene drasticamente abbassata dalla presenza del figliolo. Il giorno successivo partiamo alla scoperta della città e come prima cosa saliamo subito sui Cable Car, i tipici tram a trazione funicolare di San Francisco, in direzione porto dove si ritrovano tutti i turisti perché è il fulcro delle attrazioni. É una bella giornata di sole anche se individuiamo una sospetta nebbiolina che poi ci accompagnerà più tardi mentre navighiamo sulla baia fin sotto il famoso ponte rosso Golden Gate. Gustata una tazza di clam chowder, la zuppa di vongole e patate tipica, ci presentiamo puntuali all’appuntamento che ci attende e cioè i
l San Francisco Love Tour.

Sono dei vecchissimi pulmini Wolksvagen decorati in stile hippy anni 70 con cui i turisti vengono portati a fare il giro della città.
La nostra guida John, ci illustra in dettaglio la città che ama mostrandoci ogni angolo, da Chinatown al quartiere gay Castro alla famosa Lombard Street che percorre con il piglio di chi lo ha fatto migliaia di volte, dappertutto dove passiamo con il nostro coloratissimo mezzo veniamo salutati come rockstar!

Un ultimo giro al Pier 39, il famoso molo della città ricco di negozi e ristoranti poi riprendiamo il nostro tram per tornare in hotel. Il giorno successivo ritiriamo l’auto a noleggio e iniziamo l’avventura sulle strade della California, prima tappa alla cittadina di Monterey con pranzo di pesce sul molo e poi destinazione Pismo Beach per la notte. Questa cittadina era stata da noi scelta assolutamente a caso perché a metà strada tra San Francisco e Los Angeles è si è rivelata invece un bel posto di vacanza americano, con lunghe spiagge sull’oceano Pacifico regno dei surfisti.
Il giorno successivo ripartiamo arrivando alla nostra destinazione cioè la spiaggia di Santa Monica. Anche in questo caso ci avviamo verso il molo dove ci sono locali e ristoranti a profusione per rifocillarci e ammirare l’umanità varia che affolla la città. Il giorno successivo prendiamo il bus turistico scoperto diretti prima Venice Beach e a Marina del Rey é poi direzione Los Angeles con tappa a Beverly Hills.
Qui accaldati e affamati pur sapendo che non si deve, ci facciamo ingolosire da un bel ristorante italiano dove ci servono due Aperol Spritz come Dio comanda e ci riconciliamo con il mondo. Girata in lungo e in largo la città sul pullman scoperto torniamo alla base per la cena in un locale sul mare molto bello poi nanna e il giorno dopo riprendiamo la nostra auto direzione Valle della Morte.
Sul cruscotto dell’auto i gradi Fahrenheit continuano ad aumentare mentre ci addentriamo nel deserto più caldo e ammiriamo dalla macchina i paesaggi più pittoreschi, i cartelli lungo la strada raccomandano di spegnere l’aria condizionata per non surriscaldare il motore e finalmente arriviamo a Furnace Creek dove c’è il nostro hotel e scopriamo che 124F sarebbero 51 Celsius. Ci rifugiamo quindi nella piscina dell’hotel, dove torniamo anche dopo cena sotto un incredibile cielo stellato. Ripartiamo il giorno successivo diretti verso Las Vegas non senza esserci fermati presso il famoso Zabrinski Point per ammirare il paesaggio.
Arriviamo nella città dalle mille luci, il nostro hotel è il kitchissimo Excalibur con torri pseudo medioevali, lasciamo l’auto in aeroporto e usciamo a ammirare le luci e le contraddizioni della città. Sembra un enorme Luna Park che alla lunga frastorna, soprattutto dopo il silenzio del Deserto, eppure è uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita.
Anche qui un’umanità varia da ammirare con stupore, soprattutto quelli dediti al gioco d’azzardo.
Il giorno successivo prendiamo una pausa da tutto questo caos e ci rechiamo con le Pink Jeep, un operatore del posto, al Red Rock canyon, un luogo considerato sacro dai nativi americani a poca distanza dalla città!
Ultima visita alle luci di Las Vegas e poi lasciamo il Selvaggio West per dirigerci verso la Costa Est, mete Boston e New York City.

Cristina Voltolini Chix   

 

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