Leggerezza

Sulla leggerezza 2

Siamo stufe! Stufe di  essere giudicate per quello che facciamo, diciamo o desideriamo.

In fondo la richiesta è semplice: vogliamo affrontare la vita con leggerezza. Siamo stanche di dover sempre dimostrare qualcosa o sottostare alle convenzioni.

Abbiamo quasi cinquant’anni, abbiamo avuto successi e fallimenti, abbiamo costruito cose e ne abbiamo demolite altre. Qualcuna di noi ha una bella carriera, qualcuna una bella famiglia, altre hanno importanti impegni nel sociale. E’ vero non siamo ‘arrivate’ ma non siamo neanche appena partite.

E allora basta giudicarci. Guardarci con disprezzo perché siamo partite per un fine settimana con le amiche come se avessimo abbandonato la famiglia sotto un  ponte senza né cibo né  acqua. Mettere in discussione le nostre capacità professionali  per un aperitivo un po’ alcolico come se fossimo peggio di  Sue Ellen di Dallas. Ridere di noi perché ci piace ballare, cantare, divertirci o, comunque, non prenderci sempre sul serio.

La cosa triste è che spesso chi giudica peggio è chi è come noi. Chi come noi vive sempre sotto pressione e, in fondo, ci invidia questa capacità di prenderci i nostri spazi.

Leggerezza, per quanto ci riguarda, non è superficialità. Usciamo dallo stereotipo della donna che se non è seria, forte, tenace, abnegante  allora è un’oca svampita.  Leggerezza per noi è ironia, spesso autoironia, siamo le prime a prenderci in giro ma senza giudicarci.

Facciamo tanto, facciamo tutto, non lasciamo che manchi niente a nessuno ma vogliamo essere lasciate libere, anche di sbagliare. E non ci stiamo rendendo ridicole, come alcune menti più rigide potrebbero pensare, perché ci stiamo divertendo! Siamo perfettamente consapevoli che allenarci con la zumba vestite di fucsia o di lime, partecipare a un corso di ballo agghindate come Cha Cha DiGregorio ( ndr Grease) oppure indossare paillettes anche per fare la spesa sia un po’ al limite ma ci divertiamo un mondo e ci ricarichiamo per affrontare tutte le fatiche che ognuna di noi affronta ogni giorno.

Le Signore in Circolo tutto questo lo sanno, lo hanno imparato e lo stanno imparando. Allora chiediamo a tutte le altre, a quelle che hanno ancora paura a lasciarsi andare, a quelle che ci guardano con sospetto, a quelle che non riescono a vedere che non facciamo del male a nessuno ma solo del bene a noi stesse, a loro chiediamo di cominciare a ridere con noi anziché ridere di noi.

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4 Comments

  1. Fiera di essere Signora in circolo…orgogliosa delle mie amiche e della nostra sana leggerezza…e a chi con superficialità rosica dico…tbc!!!!

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